Primarie Pd, Petitti: A Roma per imporre Rimini alla capitale e non viceversa
Emma Petitti il giorno prima delle primarie del Pd per il parlamento parla da segretario locale del partito e anche da candidato. “Quel gesto semplice di scrivere un nome sulla scheda domani – dice il segretario – avrà una forza dirompente: quella di cancellare la vergogna del porcellum e di dire no a un Parlamento di nominati dall'alto. Ecco il rinnovamento vero, di fronte a cui non ci sono ‘parlamentarie’ via internet o liste personalistiche che tengano”. Secondo la Petitti “con le primarie per i parlamentari del Pd arriva a compimento il processo di rinnovamento che con il nostro segretario Bersani ci dovrà portare al governo del Paese”.
In attesa, domani, la sfida riguarderà anche lei. “La affronto con il coraggio che mi dà la passione per la politica vera, quella che non si fa nei palazzi ma ogni giorno nel rapporto con il territorio, con i cittadini, fra i problemi e la ricerca di soluzioni. E' questa l'esperienza che ho maturato in questi anni fra la gente e i militanti, e che vorrei portare in Parlamento, per ‘imporre’ Rimini e il suo territorio a Roma, e non Roma a Rimini”, dice il candidato.
Domani i 64 seggi (su www.pdrimini.it) saranno aperti dalle 8 alle 21. Cinque i nomi dei candidati in lista per Rimini e provincia: Tiziano Arlotti, Roberto Biagini, Daniele Imola, Elisa Marchioni, Emma Petitti. Potranno votare tutti gli iscritti al Pd e ai Giovani democratici (anche minorenni), e chi si è registrato per le primarie "Italia bene comune" del 25 novembre e 2 dicembre, anche gli immigrati.